Sommario
1.Alla Faccia dell’Europa, Buon Natale a tutti!
2. Elezioni Comites 2021. Risultati, considerazioni, auspici.
3) Il Rapporto Italiani nel Mondo 2021
4) Accordi tra Italia e Francia (Il “Trattato del Quirinale”).
5) FACILITAZIONI PER I NOSTRI ASSOCIATI: A)-“ITALIAN LINKS”. Studiare in Italia; B)-Servizio Ricerca Documenti.
6) Novita’ librarie.
1. BUON NATALE a tutti!
Buon Natale ai nostri lettori e alle nostre lettrici, a tutti i nostri iscritti ed alle rispettive famiglie. Buon Natale alla nostra Italia, che possa uscire dalla crisi della pandemia rafforzata economicamente da un corretto uso dei finanziamenti europei, ma anche da necessarie riforme che liberino i connazionali rimasti in Patria dalla lentezza della burocrazia, dalla voracita’ del sistema fiscale, dall’ingiustizia del sistema giudiziario. Buon Natale ai nostri rappresentanti, appena eletti nei vari Comitati per gli Italiani all’estero: che sappiano assolvere il compito di rappresentare i connazionali nei confronti dei vari Consolati. Buon Natale ai politici italiani: che sappiano trovare la strada giusta per eleggere, dopo tanti anni, un Presidente della Repubblica effettivamente al di sopra delle parti e che sappia e voglia assolvere il compito di rappresentare l’Unita’ e l’integrita’ Nazionale. Buon Natale a tutte le Italiane e a tutti gli Italiani nel mondo che nei vari campi dello sport, delle scienze, dell’economia, dell’arte, con il proprio lavoro, con il proprio impegno, con i propri sacrifici, ci rendono orgogliosi di essere italiani. Buon Natale a tutti i reparti delle nostre Forze Armate impegnati in missioni di Pace e di Civilta’ in varie parti del Mondo. Buon Natale a Chicco Forti, con l’augurio che questo possa essere l’ultimo Natale che passa in un carcere americano. Buon Natale ai familiari di Davide Giri, il giovane ricercatore italiano rimasto vittima di un delitto di odio razziale compiuto a New York, nell’indifferenza generale delle autorita’ e della stampa locale. E Buon Natale anche a quei burocrati dell’Unione Europea che vorrebbero non farci piu’ festeggiare il Natale.
*****
2.Elezioni Comites 2021. Risultati, considerazioni, auspici.
I RISULTATI (NoveColonneATG) Roma – Il 3 dicembre scorso si sono concluse le operazioni elettorali con le quali gli italiani residenti all’estero hanno avuto la possibilità di scegliere i propri rappresentanti nei Comites, ovvero nei Comitati degli italiani all’estero. Istituiti nel 1985, i Comites sono organismi rappresentativi della collettività italiana, eletti direttamente dai connazionali residenti all’estero in ciascuna circoscrizione consolare ove risiedono almeno tremila connazionali. I Comites sono composti da 12 membri o da 18 membri, a seconda che vengano eletti in Circoscrizioni consolari con un numero inferiore o superiore a 100 mila connazionali residenti, quali essi risultano dall’elenco aggiornato dei cittadini italiani residenti all’estero. Anche attraverso studi e ricerche, essi contribuiscono ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della comunità di riferimento; promuovono, in collaborazione con l’autorità consolare, con le regioni e con le autonomie locali, nonché con enti, associazioni e comitati operanti nell’ambito della circoscrizione consolare, opportune iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale, con particolare riguardo alla partecipazione dei giovani, alle pari opportunità, all’assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport e al tempo libero. I Comitati sono altresì chiamati a cooperare con l’Autorità consolare nella tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare.
Chi volesse conoscere i risultati completi delle elezioni, li trovera’ a questo link (in continuo aggiornamento): http://9colonne.it/337364/speciale-elezioni-comites-3-dicembre
Nostre considerazioni. Non e’ compito di una Associazione culturale prendere parte ad una competizione politicoelettorale, ma, come facenti parte della Comunita’ degli Italiani residenti all’estero, alcune considerazioni possiamo, anzi sentiamo il dovere, di farle. In primo luogo la scarsissima partecipazione al voto. Se teniamo conto che gli iscritti all’AIRE sono oltre 6.000.000, e gli aventi diritto al voto oltre 3.000.000, il fatto che solo poco piu’ di 100.000 , connazionali abbiano chiesto di esprimere il loro voto e’ un dato estremamente negativo. Le cause sono molteplici: senza dubbio una e’ da ricercarsi nel ritardo con cui in generale si e’ proceduto a propagandare presso i connazionali la indizione delle elezioni, le procedure da seguire per esercitare il diritto di voto, ritardo cui ha contribuito anche il comportamento del CGIE e di molti Comites, che si sono gingillati fino all’ultimo con la richiesta di un ulteriore rinvio. Ritardo e scarsita’ di informazione da iscriversi nella piu’ ampia condizione di crisi determinata dalla pandemia. Possiamo pero’ aggiungere che in maggior misura ha influito, a nostro parere, il fatto che di quello che fanno i Comites pochi connazionali sono al corrente, venendo questi organismi percepiti come un qualcosa di misterioso e di poco utile. Quanti dei lettori di questa newsletter possono dire di aver visto il Comites al proprio fianco quando hanno avuto necessita’ di rapportarsi con il proprio Consolato?Un altro aspetto che, secondo noi, ha influito negativamente sulla .scarsa considerazione di cui godono questi organismi e’ la politicizzazione che di essi si e’ fatta; politicizzazione evidenziata fin dalla denominazione di molte liste (“italiani democratici”, “democratici per”, “USEI”, “MAIE”. “centrodestra unito”, ecc.,) e poi dai commenti rilasciati da alcuni leaders politici che, con estrema sincerita’ dichiarano che il buon esito delle liste da loro promosse, sara’ propedeutico al buon esito delle rispettive liste alle elezioni politiche prossime venture. Con la sfiducia nei partiti che ci portiamo appresso dall’Italia, dichiarazioni di questo tipo, spiegano meglio di ogni altra considerazione la scarsa, per non dire inesistente partecupazione al voto.
Auspici. Purtuttavia, poiche’ occorre un minimo di fiducia nel nostro prossimo, non possiamo che auspicare che da parte dei componenti dei Comites appena eletti e che in questi giorni si stanno insediando, ci sia un sussulto di dignita’ e che essi invece di crogiolarsi nella gloria della conseguita “vittoria”, sappiano interpretare al meglio il loro ruolo di rappresentanti dei connazionali emigrati e si rifiutino di essere i portavoce della burocrazia della Farnesina o del Ministro o sottosegretario di turno, e sapiano schierarsi decisamente e con forza dalla parte dei propri concittadini, cominciando con il pretendere dalle burocrazie consolari efficienza e trasparenza nell’operare al servizio dei connazionali emigrati tutti e non solo delle consorterie affaristiche (locali o romane che siano). In secondo luogo che facciano conoscere il loro operato, rendendo effettivamente pubbliche le riunioni dei vari Comitati, nelle forme che le nuove tecnologie consentono (pubblicazione dei verbali sui siti internet, trasmissione in streaming delle sedute, ecc.,). Forse in tal modo fra cinque anni si potra’ sperare in una maggiore partecipazione al voto.
*****
3. Sempre piu’ italiani in fuga dal Belpaese. Il Rapporto Italiani nel Mondo 2021 della Fondazione Migrantes
Al 1 gennaio 2021 il totale degli Italiani iscritti all’AIRE ammontava 5.652.080 persone, il 9,5% degli oltre 59,2 milioni di Italiani residenti in Italia. L’Italia nel 2020 ha perso circa 384.000 residenti (di cui 109.528 cittadini italiani), la presenza di italiani all’estero e’ aumentata del 3,9% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le mete la nostra emigrazione, sempre nell’ultimo anno, si e’ diretta per la maggior parte in Europa (78,7%): in complesso sono state 180 le destinazioni scelte, di cui ben otto sono paesi europei Le comunita’ piu’ numerose di cittadini italiani iscritti all’AIRE si trovano nell’ordine: In Argentina (884.187, il 15,6% del totale); in Germania (801.082, 14,2 %), Svizzera (639.308,11,3%); seguono il Brasile (poco piu’ di 500.000, 8,9%), la Francia (cica 444.000, 7,9 %), il Regno Unito (oltre 412.000, 7,3 %), gli Stati Uniti (quasi 290.000, 5,1 %). Questi sono alcuni dei dati che si desumono dal Rapporto Italiani nel Mondo 2021 redatto dalla Fondazione “Migrantes” della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), presentato lo scorso mese di novembre. Alla presentazione del Rapporto il Presidente Mattarella ha fatto pervenire un messaggio nel quale si sottolinea come “La Comunita’ di italo-discendenti nel mondo viene stimata in circa ottanta milioni di persone, cui si aggiungono gli oltre sei milioni dii cittadini italiani residenti all’estero. La portata umana, culturale e e professionale degli italiani nel mondo e’ di valore inestimabile, nell’ambito di quel soft-power che consente di collocare il nostro Paese tra quelli il cui modello di vita gode di maggiore attrazione e considerazione”.
Queste parole del Presidente anche se stridono con la realta’ che vede le nostre comunita’ di emigrati trascurate e abbandonate a se’ stesse in tutti i campi, tuttavia dichiarano ad alta voce quanto importante sia la presenza di noi emigrati all’estero per il contributo che diamo alla nostra Italia non solo in termini di conoscenza, stima e ammirazione per il nostro Paese e per le sue eccellenze culturali, artistiche, produttive, ma anche in termini strettamente economici contribuendo significativamente alla crescita delle nostre esportazioni. Se l’Italia spendesse di piu’ per la sua rete consolare in modo da fornirci maggiori e migliori servizi, per rafforzare e migliorare il sistema delle Scuole Italiane all’estero e degli Istituti di Cultura per diffondere e aumentare la conoscenza e lo studio della nostra Lingua e della nostra Cultura, le parole del Presidente Mattarella non sarebbero “Vox clamantis in deserto”.
*****
4. Il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia: si apriranno nuove prospettive per l’insegnamento e la diffusione della Lingua Italiana nel Nizzardo , a Briga, a Tenda e in Corsica.
Mettiamo da parte sia la retorica trionfalistica dei giornaloni e delle principali reti televisive sia le preoccupazioni di politici e giornalisti sovranisti, per esprimere una nostra valutazione del cosiddetto “Trattato del Quirinale”, ovvero dell’Accordo di cooperazione rafforzata tra Italia e Francia sottoscritto alcune settimane fa a Roma tra Macron e Draghi, in rappresentanza dei rispettivi Governi alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, e non essendo politici, ne’ politologi, ci limitiamo a evidenziare come in Italia la notizia della firma dell’accordo ha tenuto banco su tutti i giornali, mentre in Francia sia la carta stampata che le reti televisive hanno riservato la maggior parte dello spazio e dei servizi al contemporaneo incontro di Macron con Papa Francesco.
Aggiungiamo che politici e commentatori farebbero bene a non limitare i loro commenti al solo testo del Trattato (del quale ci sembra superfluo sottolineare la genericita’ e la vaghezza dei contenuti), ma ad analizzare con attenzione anche le ventidue pagine della Tabella di Marcia (La Feuille de Route), che noi abbiamo potuto leggere andando a cercarla sul sito ufficiale del Governo francese, nella quale il vago e l’indistinto diventa concreto e ben specificato. Pertanto ci limitiamo ad analizzare brevemente quella parte degli accordi che riguarda la cooperazione tra i due paesi in materia culturale, in particolare nell’insegnamento nei rispettivi paesi delle due lingue, l’italiana e la francese. Se ne parla nell’Art. 8, punto 2 e nell’art. 10, punto 2 e punto 5.
Al riguardo le Parti “al fine di favorire la diffusione e il reciproco apprendimento delle rispettive lingue, realizzano azioni di promozione linguistica e sostengono lo sviluppo dell’insegnamento della lingua italiana e della lingua francese nei rispettivi Paesi”, prestando “particolare attenzione alla formazione e alla mobilita’dei docenti e degli studentiche intendaono intraprendere la carriera di docente”. Inoltre si specifica che “nelle regioni frontaliere le Parti favoriscono la formazione dei parlanti bilingue in italiano e in francese, valorizzando in tal modo l’uso delle due lingue nella vita quotidiana”.
Possiamo dire allora (concordando con quanto scritto su questo argomento sulla pagina Facebook Italofonia) che su questo fronte si aprano prospettive interessanti in quanto si pongono le basi per una maggiore conoscenza della lingua italiana in Francia e viceversa, e che cio’ ci sembra positivo per due ordini di ragioni. Intanto perche’ si ampliano le possibilita’ di insegnamento e di apprendimento della nostra lingua in un paese notoriamente allergico alla comprensione della nostra lingua, e soprattutto perche’ viene rafforzato lo schema di un plurilinguismo contrapposto a quello della conoscenza di una sola lingua straniera (l’inglese): due grandi lingue romanze di cultura si sono alleate. Analoghi accordi raggiunti con la Spagna potrebbero rafforzare lo schema e contribuire ad una maggiore consapevolezza da parte nostra come altri idiomi neolatini vivono il rapporto con l’inglese senza svilirsi o ibridarsi. Ma oltre a questa evidente voglia di contrapporsi alla formula dell’”inglese sempre ed ovunque”, ci sembra che non sia utopistico pensare che alcune regioni storiche, come la Savoia, il Nizzardo, l’area di Briga e Tenda, la Corsica possano in questi accordi trovare lo spunto per riallacciare rapporti linguistici con i confinanti italiani, rapporti che potrebbero anche fare da volano all’economia locale. La nostra Associazione intanto fara’ la sua parte per contribuire all’affermarsi del plurilingismo a livello europeo ed al rafforzamento dei legami con (i parlanti) le altre lingue neolatine, in attesa che, ratificato il trattato, si passi alla fase esecutiva degli accordi.
*****
5. FACILITAZIONI PER I NOSTRI ISCRITTI
A). “ITALIAN LINKS”. Accordo tra la nostra Associazione e un’ importante istituzione scolastica italiana per offrire ai figli dei connazionali emigrati e a tutti gli italodiscendenti la possibilita’di partecipare a corsi residenziali (in Italia) di Lingua e Cultura Italiana.
Grazie ad un accordo di collaborazione raggiunto con il Comitato Toscano delle Scuole di Lingua e Cultura Italiana, nel comune desiderio di proporre ai nostri amici associati alcuni strumenti operativi atti a rafforzare la propria identità italiana, è con grande piacere che Vi mettiamo a conoscenza del 1° Corso di Lingua e Cultura Italiana denominato “Italian Links“.
“ITALIAN LINKS” vuole essere il Primo Corso di lingua e cultura italiana aperto agli italiani residenti all’estero, ai loro figli e ai discendenti degli emigrati italiani nel mondo.
“ITALIAN LINKS” nasce per:
– rafforzare l’dentità, i legami personali e culturali tra i discendenti degli emigrati e la loro terra d’origine;
– sviluppare nei giovani partecipanti nuove competenze linguistiche e culturali in lingua italiana.
I partecipanti potranno così ritrovare ed approfondire la cultura, la storia, la lingua dei lontani parenti per consolidare la propria identità e, al contempo, affrontare una nuova esperienza sociale, culturale ed anche lavorativa per divenire i nuovi “Ambasciatori” di Italian Links nel mondo.
Per le informazioni sui corsi, sui costi e sugli sconti riservati ai nostri associati, gli interessati dovranno inviare una mail a: identit.itestero@libero.it indicando: il proprio nome, cognome, data di nascita, studi effettuati, indirizzo di residenza e di posta elettronica, nonche’ l’intenzione di iscriversi ai corsi di “Italian Links”. Noi provvederemo a metterrvi in contatto con il Dott. Alessandro Borrani che, in qualità di Presidente del Comitato Toscano, assistera’ gli studenti per le iscrizioni.
Il corso della durata di 8 settimane (20 ore alle settimana dal Lunedì al Venerdi) sarà tenuto interamente in italiano e garantirà, agli studenti di origine italiana, uno sconto del 50% sui prezzi praticati correntemente dalla scuola.”Corso ITALIANO STANDARD 20 della durata di n. 8 settimane, ovvero mesi 2, e di ore 20 ciascuna: da Lunedì a Venerdì, 4 ore al giorno con orario 8:30-12:30
Prezzo del corso: € 1.400 sconto del 50% per studenti con comprovate origini italiane: € 700,00.
E’ obbligatoria la previa iscrizione alla nostra associazione e il pagamento della quota sociale (€ 5,00), quale garanzia per ottenere lo sconto. ***
B. Un aiuto ai nostri connazionali all’estero per ottenere documentazione presso uffici italiani.
HAI DIFFICOLTA’ A CONSEGUIRE I DOCUMENTI NECESSARI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA PER DISCENDENZa? Su tutto il territorio italiano e’ possibile contattare il nostro amico, dott. Massimiliano Fabbri, il quale, dietro compenso anticipato CON TARIFFA AGEVOLATA per i nostri soci, si adoperera’ per il rilascio dei documenti necessari presso i Comuni italiani. Chi fosse realmente interessato, e’ pregato di scrivere 8eventualmente anche in lingua inglese o spagnola al seguente indirizzo di posta elettronica: massimilianofabbri@pec.it accompagnando la richiesta con nostra dichiarazione di iscrizione all’Associazione. In risposta il dott. Fabbri specifichera’ i tempi previsti per l’ottenimento della documentazione e le modalita’ di pagamento – anticipato – del compenso.
TARIFFARIO – Pratica sul territorio italiano NON in convenzione: €. 200,00; – Pratica sul territorio IN CONVENZIONE: €. 160,00 (-20%); – Pratica NON sul territorio italiano NON in convenzione: €.220,00; – Pratica NON sul territorio italiano IN CONVENZIONE: €. 200,00 (-9%).
*******************
6. Novita’ Librarie.
Un libro di un autore straniero che esalta l’Italia e i suoi ardimentosi combattenti, che nessuno oserebbe pubblicare in Italia.
“El Italiano” di Arturo Perez-Reverte, pubblicato in Spagna lo scorso settembre (un libro di guerra di amore e di mare, come lo definisce lo stesso autore) e’ un romanzo storico ambientato durante la seconda guerra mondiale. Narra le vicende di quei gloriosi combattenti della Marina Italiana inquadrari nella Decima che con le loro epiche imprese tanti danni causarono alla flotta britannica nelle basi di Suda, Malta, Gibilterra, Alessandria d’Egitto. La storia d’amore e’ quella che nasce poco prima dell’alba nella baia di Algeciras tra una giovane libraia spagnola, Elena Arbues e il Secondo Capo della R. Marina Teseo Lombardo e si sviluppa durante la preparazione e l’esecuzione di un attacco alla base della marina militare britannica nella baia di Gibilterra. L’autore ci confessa di aver scritto questo libro “come un atto di riparazione, di giustizia verso questa patria italiana che pure rispetto e amo, perche’ lo spagnolo che non ama l’Italia disprezza la propria storia. Un modo di onorare anche la memoria di tanti valorosi, ignorati, occultati, spesso ridicolizzati dalla arrogante propaganda anglosassone ed anche da buona parte dei loro compatrioti”. (Arturo Perez-Reverte, El Italiano, Alfaguara, Barcellona 2021,€.2021).